Il Salotto di Malcom: di nuovo con Marco Cantini

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Un salotto musicale che diventa un salotto letterario? Caspita…un bell’obiettivo!!! Quando poi a veicolare un libro e una musica è un cantautore che ne fa canzone allora direi che si sfiora la perfezione. E se avessi dovuto scegliere chi poteva farlo tra gli artisti già incontrati per questa rubrica, allora avrei subito detto che Marco Cantini era sicuramente una scelta appropriata. Ed infatti eccolo che suona il telefono, arriva una mail. Il suo promoter che mi dice: “Hey lurido Malcom, da un orecchio qui”. La bellezza di una canzone che un poco si veste di Irlanda – pregiudizio dovuto dal Francesco Moneti che ritroviamo in questo nuovo singolo – un poco fa sfoggio di eleganza e dettaglio fine per la bellezza di lei, Valentina Reggio…che un poco mi spinge tra le righe a rintracciare un romanzo che Marco Cantini vuole in qualche modo raffigurarci. Il nuovo singolo che a quanto pare forse aprirà lo scenario di un nuovo disco, si intitola “L’Orrore”. Un felice bentrovarsi a Marco Cantini:

Ben ritrovato Marco. E sempre complimenti per la tua classe. Pensi sia una firma del tuo modo di fare canzone? Ovviamente parlo molto della scrittura…
Ti ringrazio, troppo buono. Credo che la mia scrittura – e ci metto anche la musica, persino la melodia delle parti strumentali, che considero importanti al pari del testo e curo sempre personalmente – sia figlia degli ascolti musicali di tutta una vita, e delle tante letture. Che inevitabilmente mi hanno influenzato e hanno formato un bagaglio estetico e tematico che tuttora mi guida nell’approccio creativo.

Dopo Pazienza la Morante. Ok adesso ci dici qual è il nesso logico.
Apparentemente nessuno. Ma forse non a caso entrambi avevano un pensiero non addomesticato su certe realtà del novecento e su quello che fu il loro tempo, attraverso un grande senso critico e una carica progettuale di grande originalità compositiva. Pazienza è stato innegabilmente uno straordinario disegnatore e pittore, ma se non fosse stato così maledettamente poetico nei testi non sarebbe stato Paz, ed io non avrei potuto amarlo così a fondo.

Valentina Reggio non è troppo giovane per fare Ida di quegli anni? O forse l’età ci sta…ma di sicuro Ida non era così affascinante…
Certamente non vi è corrispondenza nell’aspetto fisico né tantomeno sui dati anagrafici: Ida Ramundo all’inizio del romanzo – quando avviene lo stupro – ha 37 anni, un corpo piuttosto denutrito “dal petto sfiorito” (così viene descritta dall’autrice) e ricci neri con un principio d’incanutimento. Ma al sottoscritto – e ai registi Lorenzo Ci e Giacomo De Bastiani – ben poco interessava, anche perché Valentina nel video ha interpretato una donna oggi, nell’elaborazione di un’esperienza luttuosa che la violenza subìta porta inevitabilmente con sé. Naturalmente filtrata ed evocata attraverso il romanzo della Morante.

Moneti e il suo piglio irlandese…come si incastona nella musica di Marco Cantini che parla invece di Italia a tutto tondo?
Penso che una delle forze di Francesco Moneti sia la grande apertura musicale che lo contraddistingue da molti anni. Da più di vent’anni milita nei Modena City Ramblers e nella Casa del Vento, ma ha collaborato con tantissimi altri artisti ed è sempre aperto a nuovi stimoli musicali: la sua vasta esperienza e conoscenza gli consente di spaziare liberamente in altri generi quali il rock, il pop o la cosiddetta canzone d’autore. Il mio è un linguaggio che conosce molto bene, nel quale si inserisce perfettamente. Per me è un grande privilegio lavorare con lui.

Quindi arriva il disco di inediti sulla Morante?
Sì, la scrittura delle canzoni è finalmente terminata, come detto sono tutti brani liberamente tratti dal romanzo “La Storia”, del quale seguono cronologicamente la trama – fotografando i momenti e i personaggi a me più cari – dall’incipit all’epilogo. Dopo l’estate, con Gianfilippo Boni e gli altri musicisti, cominceremo a lavorarci in studio. Non vedo l’ora di iniziare.

Qualcuno di voi ha rintracciato il romanzo da cui attinge la letteratura di questa nuova canzone? Beh ve lo dico io: è “La Storia” di Elsa Morante. Difficile caro Cantini, oggi che siamo vittime del tutto e subito. Difficile che qualcuno si soffermi quando il ritornello non arriva a inchiodarti le spalle. Difficile ma anche assolutamente salvifico per la bellezza. Un bellissimo video che di quando in quando abbandona la letteratura e il tempo…